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EQUAMINITY POLTRONA MULTISENSORIALE: ARTE E TECNOLOGIA AL SERVIZIO DEL BENESSERE

Raggiungere un immediato stato di benessere, fisico e spirituale, immergersi in un rilassamento profondo, oppure ricaricare corpo e mente di energie, superando ansia, stress e affaticamento da sforzo. Sono alcuni dei benefici proposti da “Equanimity”, una poltrona multisensoriale che combina diverse discipline legate alla cura della persona e innovative tecnologie brevettate per coinvolgere tutti i sensi in articolati percorsi di benessere ispirati alla Natura. Il lancio dell’innovativa seduta, realizzata dalla poliedrica scultrice e designer Leila Habiche, è previsto per l’autunno 2019 ed è stato anticipato da una preview durante la Milan Design Week nell’atelier milanese dell’artista con una serie di installazioni immersive per sperimentare le proprietà racchiuse nella poltrona. 


“Equanimity”, dal design morbido che rievoca l’abbraccio e l’accoglienza, prende il nome dalla condizione emotiva di stabilità psicologica e padronanza di sé che permette di raggiungere, una condizione indisturbata dall’esposizione a emozioni, dolore o altri fenomeni che possono alterare l’equilibrio dell’essere. Un progetto frutto di sette anni di lavoro che culmina in un sistema all’avanguardia, protetto da quattro brevetti, in grado di combinare diversi elementi e declinarli in oltre cinquanta percorsi personalizzabili a seconda delle singole esigenze. Si tratta di programmi mutisensoriali ispirati alla natura, che possono durare da tre minuti a oltre sessanta, coinvolgendo discipline come il Feng-Shui, la musicoterapia, la cromoterapia, la digitopressione attiva e passiva, stimolazioni luminose a LED, termiche e olfattive attraverso oli essenziali naturali, e ancora vibrazioni sonore subsoniche, aria filtrata e ionizzata, video rilassanti, dolci suoni e parole sussurrate. Oltre ai cinque sensi principali, infatti, il sistema agisce sui due sotto-sensi, ovvero la termo percezione e la “propriocezione”, con un approccio equilibrato e totalizzante dell’individuo.

Leila Habiche
Leila Habiche


«La scintilla che ha messo in moto il lungo percorso di realizzazione di Equanimity – spiega Leila Habiche – è scoccata diversi anni fa, quando ho scoperto che una mia scultura, “L’amico di ieri, di oggi e di domani”, spingeva le persone ad entravi in cerca di tranquillità e serenità. Era una figura raccolta su se stessa, tondeggiante, senza angoli o asperità e vuota all’interno. Un giorno, un monaco tibetano in visita, si è addormentato al suo interno succhiandosi il pollice, come fosse tornato ad uno stato infantile e si trovasse in una culla. Non trattandosi di un caso isolato, da quel periodo ho incominciato a vedere l’opera con occhi diversi e ad aggiungere elementi per renderla più confortevole. Prima un cuscino, poi un tessuto gradevole al tatto, fino a partire con la ricerca multidisciplinare e tecnologica, coinvolgimento altri professionisti per la creazione di un luogo dove le persone potessero rigenerarsi. Perché il design e l’arte possono e devono essere uno strumento di benessere.”

Oltre alla postura Zero-Gravity e al sistema di rotazione fluido e silenzioso che dialoga con i punti cardinali secondo l’arte geomantica, le innovative tecnologie contenute nella poltrona permettono di eseguire programmi come il “Forest Bathing”, che veicola nelle persone il potere delle vibrazioni terapeutiche della Terra, stabilizzando la pressione sanguigna e agendo in modo benefico sullo stress e sulla depressione. Questo programma si basa su un’antica pratica giapponese, lo shinrin-yoku, un’immersione nella natura con cui si ottengono risultati calmanti, ringiovanenti e ricostituenti, che sprigionano quello che la Habiche definisce “green power”. Vibrazioni, suoni, immagini, aromi e movimenti proiettano così la persona in un bosco incontaminato, generando un’ampia gamma di benefici certificati negli ultimi anni dagli studi di diversi atenei, come l’Università di Rochester, nello stato di New York, o l’Università di Chicago. Esistono anche programmi con funzioni più specifiche, ad esempio per assorbire il jet lag o sprigionare il potere terapeutico della risata. Il progetto, inoltre, cerca di restituire il più possibile alla natura: “Equanimity” è interamente realizzata in bioplastiche e altri materiali a basso impatto ambientale.

“Quello di far star bene le persone che si trovano in situazioni di malessere o forti e tangibili squilibri energetici è un bisogno che mi porto dentro da sempre e che si manifesta con dirompenza nel mio lavoro – conclude la Habiche – complice anche l’educazione ricevuta da mia madre, che mi ha sempre spinta a compiere una buona azione, anche piccola, ogni giorno, trasmettendomi l’importanza di questo stile di vita. A mia volta, cerco di trasmettere alle mie figlie il medesimo approccio. Equanimity omaggia fin dal suo design le dinamiche spontanee di accoglienza e di cura amorevole tipiche della figura materna, quasi a voler ricordare il grembo.”

Al progetto lavora oggi un team di 13 persone, tra cui un ingegnere meccanico, un ingegnere elettronico, un esperto di aromi naturali specializzato nell’interazione tra gli oli e le vibrazioni, un compositore e un regista, per dar vita ad uno spazio di rigenerazione e riequilibrio dalle caratteristiche e dalle funzioni uniche al mondo.

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