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COS'È E A COSA SERVE L'INFLUENCING MARKETING?

Chiara Ferragni, Gianluca Vacchi, Frank Matano, Clio Zammatteo (Clio MakeUp): chi non ha mai sentito parlare di questi personaggi?  Il marketing di influenza è una forma di marketing che si basa sull'utilizzo di utenti, denominati con il nome di "Influencer", per incrementare le vendite che si basa sull'utilizzo di utenti.



Ma ha senso investire un parte del budget aziendale in comunicazione per chiedere a una celebrità della rete di parlare di un nostro prodotto o un servizio? 

Partiamo da un presupposto: servono obiettivi chiari e strategie precise per ottenere il miglior risultato possibile. Abbiamo dunque rivolto la domanda a Stefano Pigolotti che, intervistato dalla testata Zoo3D - Impresa 4.0,  ha illustrato bene l'importanza della Brand Awareness e degli influencer nelle strategie di marketing aziendali.  

"Per fare Influencing Marketing efficace - spiega Stefano Pigolotti - servono dati, prima ancora di scegliere la celebrità da contattare. È fondamentale capire se e quanti dei follower di un influencer possono essere nostri clienti, in che modo e la conoscenza del brand che vogliamo promuovere. Senza queste informazioni, è impossibile effettuare strategie di marketing in generale, soprattutto relativamente agli influencer. È necessario capire chi si vuole raggiungere e come, prima di valutare che influencer coinvolgere". 

Quali sono i parametri utili per aiutarci a scegliere l'influencer giusto per noi? 
"Si può partire dalla costruzione di un grafico social per identificare gli utenti, non necessariamente le celebrità, che sono inclini a influenzare gli altri e quindi a inviare messaggi intelligenti a tali utenti attraverso campagne cross-device, automatizzando di fatto il passaparola.I noltre, è bene ricordare che i numeri non contano, se non sono efficaci. Solo perché un influencer ha un ampio seguito non significa che abbia l'attenzione del proprio pubblico. Se l'audience non sta ascoltando, la spesa per coinvolgere l’influencer è buttata". 

Potremmo suddividire l'attività di influencing  marketing in quattro azioni principali: 
  • Identificazione degli influenzatori (influencers) e loro classificazione in ordine di importanza.
  • Azione di marketing rivolte agli influenzatori per aumentare la conoscenza dell'azienda nella comunità degli influencers.
  • Azioni di marketing tramite gli influencers per aumentare la conoscenza del mercato da parte dell'azienda
  • Il marketing con gli influencers rendendo gli influencers ambasciatori dell'azienda

Ma c'è una criticità, ci spiega Pigolotti. 
"Il problema principale è dato dal fatto che la maggior parte delle aziende non considera l’influencer marketing dal punto di vista strategico, con obiettivi chiari e ben misurabili, ma come qualcosa che non si comprende, che fanno tutti e che non si sa bene dove porti".
"Quello che esattamente viene incluso nell'influencer marketing dipende dal contesto (B2C o B2B) e dal mezzo di trasmissione di influenza (online o offline, o entrambi). Ma sempre più spesso avviene che le aziende siano disposte a identificare e interagire con persone influenti. Far convergere azioni di marketing focalizzate sugli influencer è visto come un mezzo per amplificare i messaggi di marketing al fine di contrastare la crescente tendenza di potenziali clienti di ignorare il marketing".
Per approfondire www.skillsempowerment.it

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