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INBAR a B-CAD Roma 2025 riscrive il ruolo sociale dell’architettura

 Fonte: Interiorissimi.it – 26 settembre 2025

La Nuvola di Roma ha ospitato il 19 settembre l’apertura di B-CAD 2025, dove l’Istituto Nazionale di Bioarchitettura (INBAR ETS) ha lanciato un appello forte e visionario: restituire all’architettura la sua dimensione collettiva, etica e culturale.


Nel manifesto “Costruire futuro: la bellezza del fare bene”, l’INBAR ha ribaltato il paradigma corrente, che vede l’architettura schiacciata da tecnicismi e normative, e ha proposto un approccio basato su responsabilità sociale, radicamento nei paesaggi e armonia con la natura.

La presidente Anna Carulli ha posto l’identità mediterranea come bussola progettuale: equilibrio tra innovazione e memoria, tra cultura e ambiente. Il consigliere Giò Dardano ha richiamato la necessità di un “codice dell’armonia”, non come gabbia normativa, ma come principio culturale capace di restituire senso e coerenza ai processi progettuali.


Testimonianza concreta è arrivata con l’architetto Piero Luigi Carcerano, che ha illustrato tre progetti emblematici: il restauro del Castello di Rivoli, la sala ipogea di Palazzo Carignano e il progetto internazionale Sino-German a Zibo. Tre esempi in cui la sostenibilità non si esaurisce nella dimensione energetica, ma si traduce nella capacità di tenere vivo il dialogo tra storia, comunità e innovazione.

Il piano triennale 2025-2027 dell’INBAR – con le nuove linee guida per la progettazione rigenerativa, le certificazioni ecologiche, la piattaforma INBAR Hub e i presìdi territoriali – non è solo un’agenda operativa, ma un vero manifesto disciplinare.

L’architettura, ha ribadito l’INBAR, non appartiene soltanto agli architetti: è un bene comune che lascia tracce profonde sulla società e sull’ambiente. La bellezza, dunque, non come ornamento, ma come armonia tra natura, cultura e comunità.

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